La redazione de "La Scintilla d'Europa"
Il contesto
È il marzo del 1848. Il mondo è in fiamme. Le notizie viaggiano ancora lentamente (a cavallo, via telegrafo ottico), ma una cosa è chiara: sta succedendo tutto adesso.
La classe si trasforma nella redazione del primo numero di un nuovissimo quotidiano liberale e internazionale: "La Scintilla d'Europa". Il vostro obiettivo è produrre la prima pagina e le pagine interne di questo giornale, spiegando ai vostri lettori cosa sta succedendo e, soprattutto, perché, utilizzando i "dossier" di fonti storiche a vostra disposizione.
I desk redazionali
La classe si divide in "desk" di giornalisti specializzati, ognuno con un caporedattore (il portavoce del gruppo). Ogni desk deve produrre uno o più articoli basandosi sul proprio dossier di fonti.
1. Desk Parigi (la rivoluzione sociale)
Compito: raccontare la caduta di Re Luigi Filippo e la proclamazione della Seconda Repubblica. C'è un entusiasmo senza precedenti, ma anche nuove, inquietanti richieste. Gli operai chiedono "l'organizzazione del lavoro" e il "diritto al lavoro".
Focus: la nuova "questione sociale". Scrivete due pezzi: un editoriale liberale (magari usando le paure di Tocqueville) e un reportage sulle idee socialiste (usando Blanc).
DOSSIER PARIGI:
Fonte A (idee socialiste): estratti dal pensiero di Louis Blanc. Egli sostiene che "dove non c'è eguaglianza, la libertà è menzogna" e che i lavoratori devono passare "dallo stato di salariati... allo stato di associati". Propone che lo Stato diventi "banchiere dei poveri", garantendo lavoro ai sani e aiuto agli infermi. Il governo deve creare "ateliers sociaux" (fabbriche sociali) usando la concorrenza "per far scomparire la concorrenza".
Fonte B (paure borghesi): il liberale Alexis de Tocqueville (cit. in Magraw) osserva con terrore: teme che il "pericolo socialista" possa essere "fermato tutto in una volta, con una grande battaglia". Vede queste idee non come risposta al bisogno, ma come frutto dell'"avidità".
2. Desk Vienna/Berlino (la rivoluzione liberale e nazionale)
Compito: raccontare l'evento impensabile: il Principe di Metternich, simbolo della Restaurazione, è stato costretto alla fuga da una rivolta a Vienna! A Berlino, il popolo chiede una Costituzione e si parla di "unità tedesca".
Focus: il crollo del sistema di Vienna. Scrivete un pezzo sulla caduta di Metternich (contrapponendolo alle sue idee) e un articolo sulle richieste dei liberali (stampa, costituzione).
DOSSIER VIENNA/BERLINO:
Fonte A (il sistema sconfitto): estratto dal pensiero reazionario di Joseph De Maistre. Per lui, la Rivoluzione è "satanica" e l'unica salvezza è l'alleanza tra "il sacerdozio e la nobiltà", con il Papato come garante dell'ordine. "Questo è il mondo che sta crollando".
Fonte B (le richieste liberali): estratti dal pensiero liberale. Benjamin Constant afferma che la libertà di stampa è "la parola estesa" e serve a tutti i cittadini "per poter reclamare quando sono colpiti dall'arbitrio e dalle vessazioni". Il programma de "Il Conciliatore" (1818) chiedeva già di discutere di economia, agricoltura e scienza per "l'utilità generale", unendo questi temi alla letteratura e alle arti.
3. Desk Italia (guerra d'Indipendenza e anime diverse)
Compito: le "Cinque Giornate" di Milano hanno cacciato l'esercito austriaco! Venezia è insorta. Ora, Carlo Alberto di Savoia pare stia per dichiarare guerra all'Austria. Ma l'Italia è unita su cosa fare? Scrivete articoli che mostrino le diverse "anime" della rivoluzione italiana.
Focus: le divisioni tra Repubblicani (Mazzini), Federalisti (Cattaneo) e Moderati (Gioberti) di fronte all'intervento piemontese.
DOSSIER ITALIA:
Fonte A (i repubblicani unitari): Giuseppe Mazzini (Manif. Giovine Italia) afferma che le rivoluzioni si compiono "più coi principii che colle baionette" e che l'Italia deve fondarsi su "tre basi inseparabili: Indipendenza, Unità, Libertà". Diffida dei "calcoli de' gabinetti" (la diplomazia) e invoca una "guerra di popolo" per bande per "emanciparlo".
Fonte B (i federalisti democratici): Carlo Cattaneo (pensiero pre-48) avverte: "L'Italia non è serva delli stranieri, ma de' suoi" (i principi). È convinto che il Piemonte "abbia dimostrato abbastanza di voler fare da sé e per sé" e che, se vinceremo, manderà l'esercito "a sequestrare la nostra vittoria e confiscare la nostra libertà". Propone un modello federale, come gli USA.
Fonte C (i noderati neoguelfi): Vincenzo Gioberti sostiene che l'Italia può risorgere "per via della religione" e "non ha d'uopo di rivoluzioni interne". Afferma che il "popolo italiano" è "un desiderio e non un fatto, un nome e non una cosa", a differenza dei francesi o inglesi. Ritiene le rivoluzioni "illegittime" perché portano all'"anarchia". (La sua proposta è una confederazione guidata dal Papa).
Fonte D (il nemico): istruzioni segrete della Polizia Austriaca (pre-48). Il loro compito era "Lo scoprimento di unioni... società o sette segrete", la "osservazione e direzione dello spirito pubblico", la "vigilanza sui maneggi" di libri e giornali e l'uso di "confidenti" e "sorveglianza della corrispondenza epistolare".
4. Desk "analisi storica" (gli editorialisti)
Compito: siete i commentatori più esperti. Dovete scrivere l'editoriale di fondo. Spiegate ai lettori *perché* sta succedendo tutto ora e quali sono i modelli politici e storici a cui i rivoluzionari si ispirano.
Focus: 1. Come si è organizzata finora l'opposizione (le società segrete). 2. Quali modelli di libertà hanno in mente (Costituzione di Cadice). 3. Perché l'idea di "indipendenza" non è un'utopia (l'esempio Americano).
DOSSIER ANALISI:
Fonte A (l'opposizione clandestina): l'organizzazione in società segrete è stata "imposta dall'esistenza... di governi autocratici e Stati di polizia". La Carboneria, ad esempio, era un "embrionale partito politico della borghesia" che voleva una "monarchia... da assoluta in parlamentare". Ma (come critica Buonarroti) questi gruppi avevano difetti: "indeterminatezza delle sue dottrine... numero troppo grande... assenza di un potere... direttivo".
Fonte B (il modello costituzionale): il grande riferimento per i liberali è la Costituzione Spagnola di Cadice (1812). Essa sanciva che "La sovranità risiede essenzialmente nella nazione", delineava una "Monarchia moderata" e stabiliva la divisione dei poteri (Legislativo alle Corti, Esecutivo al Re, Giudiziario ai tribunali). (Notare: era ancora illiberale sulla religione, definita "Cattolica... unica vera").
Fonte C (il contesto globale - L'America): l'indipendenza nazionale è possibile! Gli ideali di libertà europei e l'esempio dei "ribelli nordamericani" hanno già penetrato l'America Latina. Lì, l'aristocrazia creola, che aveva potere economico ma era esclusa dalle alte cariche, ha guidato la rivolta. Quando la Santa Alleanza (il sistema di Metternich) minacciò di intervenire lì, gli Stati Uniti risposero con la Dottrina Monroe (1823), dichiarando la divisione del mondo in due emisferi e vietando nuova colonizzazione europea in America. Metternich stesso la definì un "altro atto rivoluzionario".
3. Impaginazione e presentazione
I gruppi scrivono i loro articoli (brevi, incisivi, con titoli ad effetto). Dopodiché, li assemblano fisicamente su un cartellone (o digitalmente su una slide) per creare la prima pagina del giornale.
Il Direttore de La Scintilla d'Europa sarà il prof. Sordillo. Ogni desk dovrà inviare il proprio articolo firmato (con i nomi dei giornalisti) al Direttore, che procederà alla revisione e alla valutazione finale del lavoro.
L'attività si conclude con ogni "caporedattore" che legge il proprio articolo, contribuendo a creare un quadro d'insieme della "primavera dei popoli" in tempo reale, basandosi sulle fonti storiche.