Il XVI secolo fu un'epoca di sconvolgimenti epocali, e nessuno fu più profondo della Riforma Protestante. Non fu solo una disputa teologica, ma un evento che ridisegnò la mappa politica, sociale e culturale dell'Europa, segnando la fine dell'unità religiosa del mondo cristiano occidentale. La reazione della Chiesa di Roma, nota come Controriforma, fu altrettanto potente e plasmò il cattolicesimo per i secoli a venire.
La protesta di Martin Lutero non nacque dal nulla. Già da tempo, la Chiesa cattolica attraversava una profonda crisi morale e spirituale:
La scintilla che incendiò la prateria fu la vendita delle indulgenze. L'indulgenza era la remissione delle pene temporali per i peccati, ottenibile in cambio di preghiere e offerte. Nel 1517, Papa Leone X promosse una grande indulgenza per finanziare la costruzione della Basilica di San Pietro a Roma. In Germania, la predicazione aggressiva del frate Johann Tetzel, con il suo slogan "appena il soldo in cassa rimbalza, l'anima via dal Purgatorio balza", scandalizzò molti.
Martin Lutero (1483-1546), un monaco e professore di teologia a Wittenberg, vide in questa pratica una distorsione totale del messaggio cristiano. Il 31 ottobre 1517, secondo la tradizione, affisse sul portale della chiesa di Wittenberg le sue 95 Tesi, in cui criticava aspramente le indulgenze e l'autorità del Papa.
I pilastri del pensiero di Lutero erano rivoluzionari:
La reazione del Papa fu durissima. Nel 1520, con la bolla Exsurge Domine, Leone X scomunicò Lutero, ma il monaco bruciò pubblicamente il documento. Convocato alla Dieta di Worms (1521) dall'imperatore Carlo V, Lutero si rifiutò di ritrattare le sue tesi, affermando: "Qui sto. Non posso fare altrimenti". Messo al bando dall'Impero, fu salvato dal suo protettore, il principe Federico di Sassonia.
La Riforma si diffuse rapidamente, anche grazie all'invenzione della stampa, assumendo forme diverse in Europa.
La Chiesa cattolica, dopo un'iniziale incertezza, mise in atto una vasta e articolata reazione per arginare la diffusione del protestantesimo e per riformare se stessa. Questo movimento è noto come Controriforma o Riforma Cattolica.
Convocato con grande ritardo, il Concilio di Trento fu il cuore della Controriforma. Fu un'assemblea di vescovi che si riunì in più sessioni per definire i dogmi del cattolicesimo e prendere provvedimenti disciplinari.
Decisioni dogmatiche (contro le dottrine protestanti):
Decisioni disciplinari (per riformare la Chiesa):
Per imporre le decisioni del Concilio e combattere l'eresia, la Chiesa si dotò di potenti strumenti di controllo e repressione:
La Riforma e la Controriforma lasciarono un'eredità duratura. L'unità religiosa dell'Europa medievale era spezzata per sempre, sostituita da un continente diviso tra un nord prevalentemente protestante e un sud saldamente cattolico. Questa divisione non fu pacifica: fu la causa scatenante di un secolo di terribili guerre di religione, come la Guerra dei Trent'anni (1618-1648), che devastarono il continente. Il potere del Papato ne uscì ridimensionato, mentre si rafforzava quello degli Stati nazionali, che ora potevano imporre la propria religione ai sudditi, secondo il principio del cuius regio, eius religio.