Fenomenologia dello Spirito

G.W.F. Hegel (1807)
"La scienza dell'esperienza della coscienza"

È il "romanzo di formazione" (Bildungsroman) della coscienza. Hegel descrive il viaggio doloroso che la coscienza individuale deve compiere per uscire dalla sua limitatezza e scoprire di essere il Tutto (l'Assoluto).

Concetto chiave
Il vero è l'intero.
La verità sta nell'intero processo di sviluppo, inclusi gli errori, le cadute e le negazioni. Il negativo è il motore necessario del progresso.

1. La Coscienza

La tappa iniziale. Il soggetto è convinto che la verità si trovi fuori di sé, nell'oggetto.

A. Certezza sensibile

La conoscenza immediata del "qui" e "ora". Sembra la più ricca, ma è la più povera: "qui" è un concetto astratto che cambia appena mi sposto.

B. Percezione

L'oggetto è visto come una "cosa" con molte proprietà (bianco, salato). L'Io capisce che è lui a tenere insieme queste proprietà.

C. Intelletto

Si cercano leggi e forze (fisica). Scoprendo le leggi, la coscienza si rende conto che le leggi sono costrutti della mente. La verità è nel soggetto.

2. L'Autocoscienza

Il punto di svolta. L'attenzione si sposta sull'Io. L'Autocoscienza è desiderio (Begierde) e cerca il riconoscimento da un'altra autocoscienza.

A. Dialettica servo-padrone

Il riconoscimento nasce da una lotta mortale. Chi ha paura della morte si sottomette (servo), chi rischia vince (padrone).

Il padrone

Vince la lotta, ma smette di evolvere.

  • Vive del lavoro altrui.
  • Il suo riconoscimento vale poco (viene da un servo).
  • Diventa dipendente e statico.

Il servo

Si sottomette, ma evolve.

  • Domina gli istinti per paura.
  • Attraverso il lavoro trasforma la natura.
  • Vede la propria indipendenza riflessa nell'oggetto creato.
RISULTATO: La vera libertà nasce dal lavoro, non dal dominio.

B. Stoicismo, scetticismo e coscienza infelice

Il servo liberato mentalmente cerca di staccarsi dal mondo.

Risoluzione: nel culmine dell'umiliazione, la coscienza scopre che Dio (la Ragione) non è lontano, ma è l'essenza stessa dell'uomo.

3. La Ragione

La certezza di essere ogni realtà. (Rinascimento ed età moderna).

La Ragione attiva (fallimento dell'individualismo)

L'individuo cerca di cambiare il mondo da solo, ma fallisce sempre:

Faust

Il piacere e la necessità

L'uomo cerca il godimento sfrenato ma viene schiacciato dal destino.

Rousseau

La legge del cuore

Vuole salvare il mondo con i buoni sentimenti, ma crea conflitto con gli altri ("delirio della presunzione").

Robespierre

La virtù e il mondo

Vuole imporre la virtù astratta alla realtà concreta. Il mondo reale vince sempre sulla virtù utopica.

4. Lo Spirito

La ragione diventa collettiva: non più "Io", ma "Noi" (Popolo, Stato, Storia).

Eticità (Grecia) e cultura (Illuminismo)

5. Religione e sapere assoluto

Lo Spirito giunge alla piena trasparenza.

La Fenomenologia finisce qui.
La coscienza è ora pronta per la Scienza della Logica.