Per capire l'Idealismo etico di Fichte, immagina una palestra.
Lo scenario
Un atleta vuole dimostrare la sua forza, vuole "farsi" i muscoli. Ma non può farlo nel vuoto. Ha bisogno di un peso (un bilanciere) che faccia resistenza. Senza il peso, l'atleta non potrebbe agire.
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Conclusione: il bilanciere (la Natura) non ha valore in sé. Esiste solo come strumento per permettere all'atleta (l'Io) di esercitarsi. La Natura è un ostacolo inerte.