Il Cinquecento

Introduzione: un secolo di trasformazioni (il "lungo Cinquecento")

Il XVI secolo, spesso definito dagli storici come il "lungo Cinquecento" (circa 1450-1620), rappresenta un'epoca di profonde e accelerate trasformazioni in Europa. Dopo la crisi del Trecento, segnata da carestie, epidemie (la Peste Nera) e guerre, il Cinquecento è caratterizzato da una rinnovata crescita demografica ed economica e, sul piano politico, dal consolidamento di una nuova forma di potere: lo Stato nazionale moderno. Questi due fenomeni sono strettamente interconnessi.


1. La rivoluzione demografica: l'Europa si ripopola

Uno dei motori principali del cambiamento cinquecentesco è la crescita della popolazione.

Dati e tendenze

All'inizio del secolo, l'Europa contava circa 80 milioni di abitanti; alla fine, ne contava oltre 100 milioni. Questa crescita, pur non uniforme, interessò quasi tutto il continente.

Cause della crescita

Questa crescita demografica ebbe un impatto diretto sull'economia: più persone significava più domanda di cibo, beni e lavoro.


2. L'economia in espansione: agricoltura, manifattura e commerci

La crescente pressione demografica stimolò l'intera economia europea.

a) L'agricoltura: la sfida della fame

L'agricoltura rimaneva il settore portante, impiegando l'80-90% della popolazione. Per rispondere alla crescente domanda di cibo, si ricorse a due strategie:

  1. Risposta estensiva (prevalente): aumento della superficie coltivata. Si misero a coltura nuove terre, spesso marginali e meno fertili, attraverso bonifiche e disboscamenti. Questo, tuttavia, a lungo termine si rivelò fragile.
  2. Risposta intensiva (limitata): introduzione di nuove tecniche per aumentare la resa dei terreni esistenti. Questa soluzione fu adottata solo in aree circoscritte e avanzate (come alcune zone dei Paesi Bassi e della Pianura Padana).

b) La manifattura e i commerci: l'alba del capitalismo

c) La "rivoluzione dei prezzi"

Un fenomeno caratteristico del secolo fu un processo inflazionistico generalizzato. Le cause principali furono:

Questo fenomeno danneggiò i percettori di redditi fissi (salariati, nobiltà) e avvantaggiò mercanti e imprenditori.


3. La formazione dello Stato Nazionale moderno

Parallelamente a queste trasformazioni, il panorama politico europeo mutava radicalmente con l'affermazione di monarchie centralizzate.

Caratteristiche dello Stato Moderno

  1. Unificazione territoriale e sovranità. Il sovrano impone la propria legge su un territorio definito.
  2. Monopolio della forza legittima. Solo lo Stato ha il diritto di usare la violenza attraverso eserciti permanenti.
  3. Creazione di una burocrazia e di un sistema fiscale. Funzionari stipendiati e tasse regolari per finanziare lo Stato.
  4. Amministrazione della giustizia. I tribunali regi diventano l'istanza superiore.
  5. Politica estera e diplomazia. Nascita di ambasciatori permanenti.

Esempi di Stati Nazionali in formazione

L'eccezione. Mentre in Europa occidentale si formavano grandi monarchie, l'Italia e la Germania rimasero politicamente frammentate.


Conclusione. Il nesso tra economia e politica

La crescita demografica ed economica fornì ai sovrani le risorse umane e materiali necessarie per costruire i loro Stati:

Il Cinquecento, quindi, gettò le basi dell'Europa moderna, un continente di Stati-nazione in competizione tra loro, sostenuti da un'economia sempre più dinamica e proiettata su scala globale.


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